Carmilla
Il romanzo Carmilla raduna in sé i tratti di una lunga tradizione di vampiri letterari, dalla Christabel di Coleridge (1801-1816) a The Vampyre di John William Polidori (1819), e anticipa il Dracula di Bram Stoker (1897). Il mito della donna vampiro trova in questo originalissimo racconto una declinazione inusuale, satura di elementi sensuali e rivoluzionari – specchio rovesciato della mentalità vittoriana – e una sottile riflessione sul desiderio e sui tabù. Nell'infinità di storie di fantasmi di cui l'Ottocento vittoriano si ciba voracemente, la storia di Carmilla si distingue per il fascino avvolgente del vampiro, per la sottigliezza delle tecniche narrative, per l'ambiguità dell'innocente protagonista. Il mito della donna vampiro trova in questo originalissimo racconto una declinazione inusuale che lo ravviva, potenziandone la flessibilità, e lo adatta a rappresentare stati psicologici, ciò che, proprio in quegli anni precedenti la nascita della psicanalisi, la letteratura andava indagando. Da Carmilla sono stati tratti film come Vampyr (1931) di Theodor Dreyer, Il sangue e la rosa di Roger Vadim (1961), Vampiri amanti (1971) di Roy Word Baker.
'Sul comodino c'era l'immancabile volume di Le Fanu, lettura ideale in una dimora di campagna dopo la mezzanotte'. - Henry James