Noi

Evgenij Ivanovič Zamjatin

Prezzo €9.50
Formato
Aggiunto al carrello! Visualizza carrello o continua gli acquisti.

Questo romanzo compie 100 anni.
Una nuova edizione con un saggio inedito di George Orwell.
Ora diventa anche un film.

“Nel XXVI secolo, nella visione di Zamjatin, gli abitanti di Utopia hanno perso completamente la loro individualità tanto da essere riconosciuti solo come delle matricole. Vivono in case di vetro (questo è stato scritto prima che la televisione venisse inventata), il che consente alla polizia politica, nota come i ‘Custodi’, di sorvegliarli più facilmente. Indossano tutti uniformi identiche e un essere umano è comunemente indicato come ‘una matricola’ o una ‘uníf’ (uniforme). Vivono di cibo sintetico e la loro solita ricreazione è marciare in file di quattro mentre l’inno dello Stato Unico viene trasmesso attraverso gli altoparlanti. A intervalli prestabiliti sono concesse loro le Ore Personali, per abbassare le tende dei loro appartamenti in vetro. Ovviamente non esiste il matrimonio, anche se la vita sessuale non sembra essere completamente promiscua. Per fare l’amore tutti hanno una sorta di cedola rosa, e il partner con cui trascorrere una delle proprie ore di sesso precedentemente assegnata firma un registro. Lo Stato Unico è governato da un personaggio noto come il ‘Benefattore’, che viene eletto annualmente da tutta la popolazione, con voto sempre unanime. Il principio guida dello Stato è che la felicità e la libertà sono incompatibili. Nel Giardino dell’Eden l’uomo era felice, ma nella sua follia esigeva la libertà e fu cacciato nel deserto. Ora lo Stato Unico ha ripristinato la felicità rimuovendo la libertà.” George Orwell

Evgenij Ivanovič Zamjatin

L'autore

Evgenij Ivanovič Zamjatin, nato a Lebedjan’ nel 1884, ingegnere navale di professione, esordì nel 1909 con il racconto Odin (‘Uno’). Seguirono il romanzo breve In capo al mondo (1914) che gli costò un processo per “antimilitarismo e idee sovversive”, i racconti Gli isolani (1917) e Il pescatore di uomini (1921), nei quali l’ambientazione riflette le esperienze di un soggiorno in Inghilterra dopo la rivoluzione. La pubblicazione del romanzo Noi, uscito in Inghilterra nel 1924 e su un giornale di emigrati a Praga nel 1927, accentuò l’ostilità già creatasi intorno a Zamjatin per la sua posizione di intellettuale comunista lontano dalle forme di dogmatismo. Nel 1932, grazie all’intervento di Maksim Gor’kij presso Stalin, riuscì a lasciare la Russia e si stabilì a Parigi con la moglie dove morì nel 1937. Tra le altre opere ricordiamo A casa del diavolo (1913), Ics e altri racconti (1926), la gustosissima commedia Blocha (‘La pulce’) (1925) tratta da un racconto di N.S. Leskov, e la tragedia Atilla (‘Attila’) (1928).