Il giornalino di Gian Burrasca
Giannino Stoppani, soprannominato “Gian Burrasca” per l’attitudine a combinarne di tutti i colori, è il figlio minore e unico maschio di una famiglia di nobili. Ogni giorno annota sul suo diario quello che gli accade, senza mai mentire, perché è così che è abituato a fare, e non risparmia nessuno, soprattutto le sorelle e i loro fidanzati. Quando, a causa delle sue continue birbonate, viene spedito in collegio, inizia a scrivere tutto quello che osserva. Presto il diario diventa un mezzo di protesta e il simbolo della rivolta contro il mondo falso e soffocante dei grandi, al quale Giannino e i suoi compagni si oppongono con la fantasia e la freschezza proprie della loro età.