Fa caldo a Washington. Il cielo non dà segno di pioggia. La catastrofe incombe, ma nessuno al potere sembra accorgersene. Per ora.

Negli anni Cinquanta, lo spessore medio della banchisa artica era di circa nove metri in pieno inverno. Alla fine del secolo misurava quattro metri e mezzo. Un agosto, il ghiaccio si ruppe. L’anno successivo accadde a luglio. Il terzo a maggio. Era un anno fa.

È un’estate sempre più torrida a Washington, mentre Charlie Quibler, membro della commissione ambientale del Senato, affronta la frustrante politica del riscaldamento globale. Deve convincere un’amministrazione scettica ad agire prima che sia troppo tardi. Ma quando si tratta di anteporre il bene pubblico al profitto, la politica rappresenta una sfida grande quasi quanto la crisi ambientale.

Dal canto suo, Anna, la moglie, adotta un approccio più razionale nel lavoro alla National Science Foundation: è stata presentata una proposta per un processo rivoluzionario che potrebbe risolvere il problema climatico, ma l’innovativa tecnologia scatena una competizione spietata per garantirsene il controllo. Mentre questi eroi ordinari lottano per trovare una soluzione, il destino sta per dare una svolta al loro lavoro, portandoli inevitabilmente nell’occhio del ciclone.

Con stile, arguzia e rara comprensione del nostro passato, presente e possibile futuro, Quaranta segni di pioggia ci proietta in un mondo sull’orlo di un cambiamento senza precedenti.

“Quaranta segni di pioggia è un’affascinante rappresentazione del modo in cui operano la scienza e la politica, e un appello urgente ad aprire gli occhi una volta per tutte di fronte alla minaccia del cambiamento climatico. Dovremmo ascoltarlo.” Robert K.J. Killheffer, Fantasy & Science Fiction

“Quaranta segni di pioggia è probabilmente il disaster novel migliore e più intelligente che avrete l’occasione di leggere... Il vero protagonista è la scienza. Robinson mostra quest’attività umana un tempo rispettata inchinarsi al capitalismo,e lo fa con un’attenzione ai dettagli e una raffinatezza che rendono l’intero quadro interessante. Non si trattadi una semplice critica, ma piuttosto di un’onesta rivalutazione della direzione che stiamo prendendo.” Rick Kleffel, trashotron.com

“Forse non è una coincidenza che uno dei nostri più visionari scrittori di fantascienza sia anche estremamente bravonel raccontare le varie sfaccettature della natura, forse proprio per mostrarci quello che abbiamo da perdere.” Los Angeles Times

“Una testimonianza indimenticabile di tutto ciò che può andare storto quando si altera un equilibrio ecologico.” The New York Times Book Review