Il cavaliere delle ombre (Le Cronache di Ambra #9)

Roger Zelazny

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Merlino indaga intorno alle misteriose sparizioni delle due persone a lui più care: Julia, una prima assassinata e ora reincarnata come suo nemico; e suo padre, Corwin, scomparso e creduto morto, ma che sembra aver lasciato delle tracce che danno a Merlino la speranza che sia ancora vivo. Nel frattempo i poteri dell'Ordine e del Caos intervengono, costringendo Merlino a compiere una scelta una volta per tutte: le Corti del Caos, Amber, il Logrus o l'Unicorno. Che cosa hanno in serbo le forze misteriose per Merlino?

Intramontabile trama in cui si intrecciano in un equilibrio perfetto suspense, intrighi e allegoria, Il cavaliere delle ombre è un altro tassello del puzzle delle Cronache di Ambra, nonché un'opera fantasy sofisticata, narrata da uno dei più importanti maghi della parola.

Il nono capitolo delle Cronache di Ambra, un classico imperdibile della letteratura fantasy di tutti i tempi, prosegue una serie considerata una lettura fondamentale per il genere cui appartiene.

Roger Zelazny

L'autore

Roger Zelazny è nato il 13 maggio 1937 a Euclid, nello stato dell’Ohio (U.S.A.). Ha frequentato la Columbia University dove ha conseguito la laurea in letteratura inglese nel ’62, studiando il teatro Giacobiano ed Elisabettiano. La passione giovanile per la fantascienza e i primi tentativi di farsi pubblicare dei racconti vengono coronati nel ’62 con l’uscita del suo primo racconto, Passion Play, su Amazing Stories. Seguiranno nei primi anni Sessanta una serie di racconti innovativi e dirompenti, che lo proclamano come uno degli iniziatori della New Wave fantascientifica americana. Nel corso della sua carriera vincerà sei premi Hugo e tre premi Nebula, tra cui Io, l’immortale (Hugo 1966), Signore della luce (Hugo 1968), Signore dei sogni (Nebula 1965) e si imporrà come autore fantasy di immenso successo proprio con le Cronache di Ambra, divise in due serie. Zelazny ha collaborato con grandi scrittori come Philip K. Dick (in Deus Irae) e Robert Sheckley, e ha continuato a scrivere sino alla morte prematura, avvenuta il 14 giugno 1995.