Genesi (Will Trent #3)

Karin Slaughter

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Qualcuno ha passato del tempo insieme a lei. Qualcuno specializzato nell'arte d'infliggere il dolore...
Un incidente di macchina. Una giovane donna è stata investita. E tuttavia ai medicinappare subito chiaro come le ferite che offendono quella carne non siano dovute semplicemente all'impatto contro il veicolo. Qualcuno, prima dell'incidente, deve averle inflitto delle sofferenze atroci: una mente malata che forse, in quello stesso istante, sta scegliendo un nuovo terreno di caccia, un nuovo corpo da seviziare. Starà al coroner Sara Linton, al detective del Georgia Bureau of Investigation Will Trent e alla sua partner Faith Mitchell scoprire l'atroce verità, celata in una camera degli orrori incuneata nel buio dei sotterranei della città, una caverna in cui sono nascosti strumenti di tortura 'così complicati, così orrendi, che la mente di Will non riusciva ad immaginare come l'assassino li facesse funzionare'. In quella caverna, c'è il corpo di una seconda vittima. E mentre le indagini stentano a trovare una direzione, il tempo sembra essersi alleato con il male e scorre, inesorabile, mentre un'altra vittima viene scelta, catturata, ed è ormai pronta per essere straziata...
Genesi consacra definitivamente Karin Slaughter come una delle penne più brillanti e acuminate della narrativa crime mondiale.

Karin Slaughter

L'autore

Nata in Georgia nel 1971, Karin Slaughter è una delle regine del crime internazionale: i suoi thriller sono sempre in vetta alle classifiche con trenta milioni di copie vendute nel mondo e traduzioni in trenta Paesi. Della serie che ha come protagonista Will Trent, Timecrime ha già pubblicato L’ombra della verità, Tre giorni per morire, Genesi, Tra due fuochi e Abisso senza fine. Insignita per cinque volte (l’ultima nel 2013) del prestigioso Crimezone Thriller Award, Karin Slaughter vive e lavora ad Atlanta.
«Mi irrita il fatto che scrivere thriller sia ancora considerato appannaggio pressoché esclusivo degli uomini. La violenza continua a essere vista come un loro territorio. Da una scrittrice, ci si aspetta che narri soprattutto di legami familiari. Non vi pare un’opinione un po’ superata?» Karin Slaughter.